Natura,  Varie e eventuali

Carpe diem

Sono giorni che giro con la macchina fotografica in borsa o al collo, pronta ad immortalare i meravigliosi fiori in giro per Torino e dintorni, che annunciano la primavera. Devo cogliere l’attimo, perché molti fiori non durano a lungo, a cominciare dai ciliegi, del resto come appassionata di manga ed anime conosco bene tutta la simbologia legata alla caducità che c’è intorno a questi meravigliosi fiori.
Carpe diem lo diceva già il poeta Orazio un paio di millenni fa, e l’ha ripresa come frase uno dei miei personaggi preferiti di sempre, il mitico professor John Keating de L’attimo fuggente, magistralmente interpretato dal grande Robin Williams, un attore che mi mancherà per sempre. Ed è quello che bisogna fare quando ci sono questi meravigliosi fiori in giro, e non solo per loro.
Cercare e sforzarsi di vivere al meglio il presente, migliorando la propria vita oggi e non rimandando il tutto a domani, è la strada da seguire come regola generale. Certo, è facile purtroppo rimuginare su un passato remoto o vicino e sui guai che ci ha provocato, così come è normale anche sentirsi ansiosi per un futuro sognato e che tarda e fatica ad arrivare, ma solo provando a fare qualcosa di bello oggi, cogliendo l’attimo e trovando qualcosa di bello che ci appassiona, si riuscirà a archiviare il passato e a iniziare a porre i primi mattoni per un bel futuro. Non sempre è facile, non sempre è possibile, non sempre è chiaro capire cosa bisogna cogliere e come (fare una bella passeggiata, leggere un libro che interessa da tempo, andare a vedere un film, contattare amici vecchi e nuovi) ma l’afferrare l’attimo forse alla fine è alla base di quello che ci rende vivi e umani.