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Il Quadrilatero romano, un quartiere rinato
A Torino chiamiamo Quadrilatero romano l’area più antica della nostra città, quella intorno alle Torri Palatine, tra Porta Palazzo, piazza Castello, via Pietro Micca e corso Siccardi. Una zona ricca di splendidi palazzi storici (a Parigi avranno il Marais, ma noi abbiamo il Quadrilatero!), di angoli unici, di negozi d’epoca e più recenti, di chiese suggestive, di vicoli, di luoghi di ristoro raffinati ma anche per tutte le tasche. E dire che fino a qualche decennio fa il Quadrilatero romano non aveva una bella fama, era un luogo di malaffare, a cominciare dalla mitica via Barbaroux, dove si potevano trovare le prostitute più brutte di tutta Torino (ma lavoravano tutte…),…
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Notre Dame nel cuore
Ci sono luoghi che appartengono all’immaginario collettivo, anche se sono molto reali e colpiscono anche chi è al di fuori dei motivi per cui sono stati creati: uno di questi è la cattedrale di Notre Dame, capace di affascinare anche chi non è religioso come la sottoscritta, per la carica di storie e di suggestione che sa creare. Vederla bruciare è stato terribile, temerla persa devastante, sperare nella sua resurrezione, perché è di tutti, di tutto il mondo, qualsiasi sia la tua religione, perché tutti abbiamo amato la sua epopea raccontata da Victor Hugo e ripresa in altre versioni e abbiamo amato perderci dentro le sue navate, salire in mezzo…
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Recuperare una città
La mia città, Torino, sta cambiando pelle, anche se questo cambiamento è un po’ rallentato da un’amministrazione comunale non delle migliori, che sta facendo un po’ troppo casotti. Uno dei recuperi più interessanti resta quello della ex area industriale Michelin di via Livorno, oggetto di un progetto innovativo come zona commerciale, residenziale (con non pochi servizi da migliorare e implementare) e naturalistica, in cui in questo periodo trova spazio il meraviglioso glicine dell’Environment Park, uno dei più belli di Torino, da andare a vedere man mano nel tempo per vedere come diventa rigoglioso. Io ricordo come era questa zona in epoca industriale, un disastro, anche perché era stata presto abbandonata…
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Grazie Anna!
Tutti la conoscevamo come Anna la pazza, la vecchietta vestita in stile estroso che durante ogni manifestazione si buttava a ballare in mezzo a tutti, picconando paletti triti e ritriti ma purtroppo presenti e ammorbanti come il decoro, le cose che una persona anziana, soprattutto se donna, non deve fare e le regole sociali. Andava ai cortei e spesso salvava situazioni che stavano degenerando, si chiamava comunque Anna, Anna Camillini, 75 anni, un passato di dolore in quei lager che si chiamavano manicomi, a cui aveva reagito a modo suo, portando estrosità e gioia in mezzo al mondo. Se ne è andata ai primi di ottobre di quest’anno, lasciando un…
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Genova….
Ci sono dei luoghi non luoghi che però rappresentano qualcosa per ciascuno di noi. Qualcosa di bello, di unico, di prezioso, a cui si resta legati negli anni. Il Ponte Morandi di Genova era uno di questi luoghi per me, perché per anni è stato legato ad una cosa fondamentale, alle gite per Lucca Comics and Games tra ottobre e novembre. Si parte da Torino che è ancora notte fonda, si macinano chilometri, ma quando arrivi a Genova la luce sta splendendo, il sole illumina il mare e si passa su quel ponte sentendo vicino quel posto magico dove stai andando. Senza contare tutte le volte che sono stata a…
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Posti belli recuperati
Le foto di questo post sono della magnolia in fiore che c’è in piazza Carlo Felice, nei giardini che vengono giustamente chiusi ogni sera e che sono un nuovo angolo recuperato a Torino dopo anni di degrado. Ricordo piazza Carlo Felice negli anni Novanta, c’era da aver paura ad andarci, adesso restano alcuni problemi ma è molto più gradevole, malgrado la scomparsa della storica libreria Fogola. Piazza Carlo Felice ospita una volta al mese, la prima domenica, il bellissimo mercatino Il Libro ritrovato, un luogo unico per noi bibliofili, e uno dei tanti eventi che ha contribuito a tirare su un’area di Torino. Tra le zone che soffrono, spero di…
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Carpe diem
Sono giorni che giro con la macchina fotografica in borsa o al collo, pronta ad immortalare i meravigliosi fiori in giro per Torino e dintorni, che annunciano la primavera. Devo cogliere l’attimo, perché molti fiori non durano a lungo, a cominciare dai ciliegi, del resto come appassionata di manga ed anime conosco bene tutta la simbologia legata alla caducità che c’è intorno a questi meravigliosi fiori. Carpe diem lo diceva già il poeta Orazio un paio di millenni fa, e l’ha ripresa come frase uno dei miei personaggi preferiti di sempre, il mitico professor John Keating de L’attimo fuggente, magistralmente interpretato dal grande Robin Williams, un attore che mi mancherà per…
