otaku e nerd
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I peluches, supporto emotivo e non solo
Ho trovato sui social questo simpatico meme che mi si adatta abbastanza. Nella mia visione del mondo e della vita nerd, otaku, eclettica e massimalista i peluche sono un elemento importantissimo, visto che ho iniziato a collezionarli da ragazzina, sull’onda di Candy Candy con Klin e continuo tutt’ora. Non mi sento infantile, fanno parte di me e del mio modo di essere, del resto non sono la sola diversamente giovane che li tiene in casa. Sono un bel complemento d’arredo, sono coccoli, sono teneri e sono anche graditi ai miei gatti (a cominciare da Matteo anni fa…) I miei peluche preferiti raffigurano procioni e gatti, ma anche panda, puzzole, cerbiatti e altri…
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Bambole in casa e in fiera
Questo week-end le fiere sono un momento calme per via della Pasqua, ma dal prossimo ricominceranno e mi è stata segnalata a Roma, in parallelo a Romics, questa bella esposizione di bambole. Quando da bambina stravedevo per le bambole, mi sentivo dire che era una fase che presto sarebbe passata ed avrei avuto altri interessi: questo è capitato durante l’adolescenza (purtroppo) ma poi sono tornata anche verso questa passione, collezionando bambole e simili, e ho conosciuto persone che condividono questo mio interesse, e siamo davvero in tanti. Non sarò all’evento di Roma per problemi logistici, ma non mancheranno altre occasioni.
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Il potere delle ragazze
Siamo in Italia, lo so che dire girls’ power ha un altro peso, ma per stavolta uso la mia lingua. Ho sempre avuto a che fare, nella mia frequentazione dei mondi dell’immaginario, con personaggi femminili forti, forse perché sono cresciuta con le eroine dei manga e degli anime, che ancora oggi sono modelli di riferimento per me. Ecco le foto della bella mostra che fecero al MAO di Torino dedicata alle guerriere del Giappone tra realtà e fantasia, con un po’ di nostalgia perché chissà quando e se rivedremo una mostra del genere.
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Viva la sindrome di Peter Pan!
Noi massimalisti abbiamo spesso un legame forte con le passioni dei nostri primi anni, che siano i fumetti, i film, i personaggi dei cartoni animati, i giocattoli e cose analoghe. Del resto, continuiamo a occuparci di queste cose anche da grandi, continuano a inseguire i nostri sogni e a trasformare le nostre case a loro immagine e somiglianza. Ecco un po’ di immagini, mie e prese dalla rete, per raccontare una sindrome di Peter Pan sempre presente nelle vite di molti di noi.
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Massimalismo fa rima con infantilismo?
Per noi massimalisti risultano fondamentali i ricordi, oggetti, libri e simili che risalgono a periodi particolarmente importanti delle nostre vite, che spesso conserviamo da anni o recuperiamo in giro. Facile che ci bollino come infantili, perché appunto conserviamo libri e fumetti della nostra ormai magari non più vicina giovinezza (ma l’importante è essere giovani dentro), perché abbiamo case piene di oggetti che spesso vengono ancora considerati (erroneamente) legati all’immaginario dei bambini, come bambole, peluche, action figures, poster. Boh, dopo anni in cui mi incavolavo per queste cose sono arrivata alla conclusione che ci sarà sempre chi non si fa i cavoli degli altri e ci critica, come ci sarà sempre…
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Le cose che ritroviamo
Oggi, per la seconda domenica di fila, sono tornata ad una festa di via, una bella consuetudine di qualche anno fa spazzata via dai deliri farsemici del nostro governo. In parallelo, ieri ho fatto i cambi di stagione, e contestualmente ho cercato e finalmente ritrovato il calendario di fanart del 2002-3 di Laura Luzi e Elena Liberati su Lady Oscar, una delle cose in tema su cui ero sulle tracce da mesi, sperando di trovare anche il resto che sembra svanito nei meandri di casa. Recuperare cose e abitudini aiuta a recuperare anche pezzi di se stessi e del proprio passato, tra l’altro ultimamente ho cambiato varie miei idee di…
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Lady Oscar, una storia che cambia la vita
Anche se a volte non piace ricordarcelo, è durante la preadolescenza e l’adolescenza che si forma il nostro carattere e che scopriamo le passioni che ci accompagneranno per tutta la vita, grazie anche e soprattutto alle storie con cui veniamo in contatto. Quello che viene dopo è di conseguenza. Ogni generazione ha i suoi modelli di riferimento, le proprie storie, nei vari media, io mi sono appassionata a tanti libri, film, fumetti, serial TV, ma ce ne è uno, ad anime e manga, che è sopra a tutto, ed è Lady Oscar, o La rosa di Versailles, giunto in Italia proprio quarant’anni fa, il 1 marzo 1982 e da allora entrato…
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La bellezza delle arti
L’amore per le arti mi accompagna da molti anni e per me l’arte figurativa è qualcosa di molto vasto e non settoriale. Per me è arte il fumetto, è arte l’artigianato creativo, è arte la pop art, sono arte le varie forme di espressione di oggi, è arte quella che viene disegnata per strada, è arte quella che si trova on line. Sono sempre felice di vedere mostre in tema, su qualsiasi argomento, di conoscere nuovi artisti e creativi, magari supportandoli, e di vedere creazioni in giro. In questo 2019 a Torino ci sono in programma diverse mostre interessanti, dai giardini a Leonardo, da De Chirico ai fumetti al cinema,…
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Giappone forever
Una delle cose più belle del 2018 appena concluso è stata il corso di giapponese, coronamento di un interesse che dura da decenni e che però solo recentemente ho deciso di organizzare e rendere più operativo. Per questo, sono molto felice della mostra Giappone fiorito che è in corso a Palazzo Cavour, forse un po’ scontata per chi come me conosce da anni il Paese del Sol levante, ma splendida. E tornerò a farci un giro, perché il 12 e 13 gennaio ci sono due eventi sui fumetti, la cosa che mi ha fatto appassionare a questo splendido e complesso mondo.
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Perché amo Lucca Comics and Games
Aspetto quel momento tutto l’anno, anche se si esaurisce in poche ore: anche quest’anno sono andata a Lucca Comics and Games, la più bella fiera italiana dedicata alla cultura nerd, che iniziai a frequentare quando era ancora un ritrovo di gente un po’ stramba e che pian piano ha cambiato il suo volto, come sono cambiata anch’io. Lucca Comics and Games vuol dire sveglia in piena notte, abbigliamento a cipolla perché poi nelle ore centrali può far caldo e anche tanto, ore di pullman, pause bagno non sempre agevoli, ma vuol anche dire perdersi in una città splendida e sentire di far parte di un mondo, di avere un’identità, di…
