Torino
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I più bei ciliegi di Torino parte seconda
Ed ecco un altro po’ di meravigliosi ciliegi nascosti nelle vie di Torino Il giardino dei Caduti di Cefalonia, vicino a corso Mediterraneo I ciliegi del Cortile del Maglio
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I più bei ciliegi in fiore di Torino
Uno non pensa forse a Torino come un posto dove fare l’hanami, cioè osservare i ciliegi in fiore, ma in realtà è una cosa che si può fare in molti posti. Alcuni li ho scoperti dopo, come piazza Emanuele Filiberto, altri me li sono proprio goduti ed eccoli qui. Il giardino Louis Braille a due passi da corso Bramante I Giardini reali Piazza Cavour Corso Trento e corso Govone Corso Cairoli
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I più bei glicini di Torino seconda parte
Ovviamente, non riesco mai a fotografarli tutti, alcuni sono troppo lontani da casa mia, ma ecco un’altra scelta di foto di glicini urbani e sabaudi. Il glicine di corso Cairoli Il glicine del cavalcavia di corso Bramante. Glicini in corso Stati Uniti e corso Trento
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I più bei glicini di Torino
Ormai sono sfioriti e al loro posto ci sono le verdi foglie, ma per qualche settimana uno degli spettacoli più belli anche qui a Torino sono stati i glicini fioriti, in parchi pubblici o case private. Ecco alcuni degli angoli più emblematici: I glicini di Parco Dora Il glicine di una casa in corso San Maurizio La casa dei glicini in via Cosseria, zona Crimea Un locale lungo il Po in zona Valentino I glicini nella zona di San Salvario I glicini di Porta Palazzo
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Il Quadrilatero romano, un quartiere rinato
A Torino chiamiamo Quadrilatero romano l’area più antica della nostra città, quella intorno alle Torri Palatine, tra Porta Palazzo, piazza Castello, via Pietro Micca e corso Siccardi. Una zona ricca di splendidi palazzi storici (a Parigi avranno il Marais, ma noi abbiamo il Quadrilatero!), di angoli unici, di negozi d’epoca e più recenti, di chiese suggestive, di vicoli, di luoghi di ristoro raffinati ma anche per tutte le tasche. E dire che fino a qualche decennio fa il Quadrilatero romano non aveva una bella fama, era un luogo di malaffare, a cominciare dalla mitica via Barbaroux, dove si potevano trovare le prostitute più brutte di tutta Torino (ma lavoravano tutte…),…
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Konrad Magi, una sorpresa piacevole
Tra le piacevoli sorprese di questo 2019 non proprio esaltante che si è appena concluso spicca la mostra su Konrad Magi a Palazzo Chiablese, un modo per scoprire un artista estone poco noto, simile a Van Gogh come stile, espressione di un mondo nordico su cui si sa poco e che per questo è molto affascinante. E’ di scena fino all’8 marzo prossimo e merita senz’altro un giro…
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La scoperta di Vittorio Corcos
Palazzo Accorsi dedica in questi mesi, qui a Torino, una mostra a Vittorio Corcos, pittore attivo tra Otto e Novecento, nell’ambito di una serie di eventi e mostre che vanno avanti ormai da molti anni per raccontare la pittura piemontese tra Otto e Novecento. Devo dire che questo evento mi ha colpita molto in positivo, perché era un pittore che non conoscevo, paragonabile a Boldini, ma anche a Sargent e ai preraffaelliti. Raramente ho visto ritratti di donne più belli di questi, e un po’ ho girato e la pittura mi piace da tanti anni. Da non perdere!
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L’Art Nouveau a Venaria
Una mostra bellissima che è in corso in questo periodo è quella sull’Art Nouveau a Venaria, un’occasione per vedere immagini e mobili di un’epoca unica, in cui è nato il moderno gusto di decorare e arredare. Da non perdere.
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Recuperare una città
La mia città, Torino, sta cambiando pelle, anche se questo cambiamento è un po’ rallentato da un’amministrazione comunale non delle migliori, che sta facendo un po’ troppo casotti. Uno dei recuperi più interessanti resta quello della ex area industriale Michelin di via Livorno, oggetto di un progetto innovativo come zona commerciale, residenziale (con non pochi servizi da migliorare e implementare) e naturalistica, in cui in questo periodo trova spazio il meraviglioso glicine dell’Environment Park, uno dei più belli di Torino, da andare a vedere man mano nel tempo per vedere come diventa rigoglioso. Io ricordo come era questa zona in epoca industriale, un disastro, anche perché era stata presto abbandonata…
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Le cose belle del Festival dell’Oriente
E anche quest’anno è passato il Festival dell’Oriente, un luogo ricco di colori, suoni e profumi che mi affascina sempre. Ecco le cose che amo di più di questo Festival e che sono contenta di ritrovare ogni anno: 1. L’area giapponese, con ciliegi, ricordi di antiche leggende, bambole, armature e bonsai. 2. Il ristorante indiano take away, con le succulente frittelle alle verdure, la meravigliosa salsa piccante con i pezzetti di verdure e spezie e i dessert con latte e mango o latte e rosa, fondamentali per spegnere il fuoco. 3. Lo stand delle spezie siriane e giordane. 4. Tutta la bigiotteria, in particolare quella indiana. 5. I banchi di…
