46 anni di massimalismo otaku
46 anni fa arrivava sui nostri teleschermi il primo anime giapponese, Heidi, o meglio il primo ad essere dichiarato come tale, prima erano arrivate alcune coproduzioni.
Dopo Heidi arrivarono tutti gli altri, i robottoni come Goldrake, le orfanelle alla Candy Candy e icone come Capitan Harlock e Lady Oscar, e poi i cult delle generazioni successive, su cui noi otaku della prima ora non siamo forse così aggiornati.
Gli anime e i manga sono stati fondamentali fin dall’inizio per più di una generazione di collezionisti: molti noi otaku in erba degli anni Settanta ed Ottanta abbiamo iniziato la nostra carriera di accumulatori seriali ed appassionati di libri, fumetti, gadget e tanto altro ancora allora, e in tanti conserviamo i memorabilia di quel periodo, o da allora o siamo andati a recuperarli.
Un qualcosa che è arrivata fino ad adesso e che continua, quando ci sono queste date mi piace guardarmi indietro e intorno e capire quanto l’immaginario influenza la vita reale e viceversa.
E poi diciamo che le nostre case a tema otaku sono davvero belle, giusto per fare un po’ i narcisisti… e tutto cominciò grazie alla trasposizione animata riuscita di un romanzo ottocentesco codino e un po’ noioso…
Un po’ di case otaku dalla rete
Ed ecco il mio angolo otaku…