Massimalisti o disordinati?

Senz’altro, a tutti noi massimalisti è capitato almeno una volta nella vita di sentirci definire da qualcuno come disordinati: magari un nostro parente, magari un fidanzato o fidanzata, magari qualche amico, magari qualcuno che vede le nostre foto sui social.
Recentemente, ho trovato un paio di articoli sul tema disordine su Internet. Quello di Saluteecobio dà una serie di consigli pratici sacrosanti e di buon senso, non condivido solo quando dice che non bisogna avere soprammobili, noi nerd ed otaku amiamo particolarmente questi ultimi. Quello di Comestarbene fa un discorso filosofico, su come il disordine sia riflesso di una personalità che allontana prosperità e positività, ecco, però loro come disordine presentano questo che è molto discutibile.

Diciamo che questo è puro disordine senza senso: il letto si fa ogni mattina e le cose si raccolgono, queste sono le basi. La stessa testata propone anche questo articolo, con una foto tutto sommato più vicina al mio modo di essere.

Il punto è che bisogna distinguere tra caos primordiale, un vero pandemonio, e tante cose che rendono la casa vissuta e degna di essere abitata. Perché noi massimalisti e accumulatori abbiamo bisogno di colori, di vedere le nostre cose, di sapere che ci sono, di sentirci circondati da tutto quello che fa parte delle nostre vite. E pazienza se qualcuno ci accusa di essere troppo attaccati alle cose.
Concordo sulla necessità di fare alcune cose basilari, tipo appunto rifare il letto al mattino, passare uno straccio una volta alla settimana, mettere a lavare gli indumenti sporchi, non lasciare roba caduta per terra e cercare di organizzare le cose con un criterio di somiglianza e familiarità, per esempio l’angolo computer con vicino quello che serve, gli abiti nell’armadio divisi per tipo, i CD di musica insieme, i libri organizzati per genere (e qui si apre un altro capitolo). Ma la positività ognuno di noi la trova dove vuole… Ecco come provo a trovarla io.

E poi ci sono i capolavori in terra come la casa di Monica di Only shojo…